martedì 24 luglio 2012

Innovazione, startup e opportunità nel Paese Italia

Tra gli articoli interessanti da mettere in evidenza questa settimana, partiamo da un bell'editoriale di Mario Calabresi (direttore de LA STAMPA) sul futuro dell'Italia e dell'Europa. Una analisi sul fattore di incertezza politico economica del Paese Italia.

 "Il fattore incertezza pesa in modo consistente sulla valutazione che viene fatta da chi investe e contribuisce a formare l’eccessivo interesse che dobbiamo pagare per riuscire a piazzare il nostro debito. Lo ha sottolineato, tra le polemiche, l’agenzia di rating Moody’s e ce lo hanno confermato gli oltre trenta corrispondenti stranieri che sono venuti alla Stampa all’inizio della settimana per raccontarci quanto sia difficile comprendere noi italiani e il nostro sistema politico in questo momento". continua

Marco Zamperini in una acuta riflessione legata alla nascita di 5 startup di successo "che avremmo dovuto fare noi italiani). Su CheFuturo.

"Sono progetti legati ad un mondo nel quale la tecnologia è già diventata pervasiva. Le persone, infatti, cominciano a chiedere strumenti che consentano di usare tecnologie mobile e internet di cui dispongono quotidianamente. L’ultima considerazione che faccio è che sono tutte iniziative che avrebbero potuto intraprendere dei giovani italiani e mi auguro che in futuro sia così!"  continua 

Interessante analisi  di Daniel Gros e Ilaria Maselli su LaVoce.info dal titolo "giovani disoccupati italiani tra mito e realtà"

I recenti dati Eurostat hanno fatto gridare all'allarme disoccupazione giovanile. Ma un tasso di disoccupazione del 33 per cento vuol solo dire che un giovane su tre, tra quelli che hanno cercato lavoro, non l'ha trovato. Ed è un dato tutto sommato costante per il nostro paese. Quello che è troppo basso è il tasso di attività: solo il 29 per cento dei giovani italiani partecipa al mercato del lavoro. Ancora più preoccupante è quel 19 per cento di "Neet", ovvero di giovani che non lavorano né studiano. Ed è su di loro che dovrebbe concentrarsi l'attenzione della politica. continua 


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