mercoledì 4 dicembre 2013

Agricoltura - Nuovo BUY ad elevato potenziale sul grande business del prossimo decennio

Nuovo investimento nel settore strategico dell’agricoltura, con dieci anni di aumenti consecutivi del dividendo - Nel report di oggi dedichiamo ampio spazio ad una nuova società che presenta multipli interessanti in borsa ed elevati potenziali di crescita per i prossimi anni. Nella seconda parte, dedicata agli ETF, inseriamo oggi in portafoglio un nuovo ETF obbligazionario prudente a cedola semestrale, contenente oltre 1.700 obbligazioni euro ad alto rating.

Prosegue la fase positiva dei principali mercati azionari internazionali, con gli indici Usa attestati su nuovi massimi storici. L’indice S&P500, che misura l’andamento delle 500 aziende più capitalizzate in borsa negli Stati Uniti, ha chiuso ieri sopra quota 1.800 punti, confermando il deciso trend di crescita degli ultimi anni. Dopo i recenti rialzi, i multipli del mercato americano mostrano ora livelli medi attestati nella fascia alta rispetto alle medie storiche. Il price earning medio dell’ indice S&P500 indica ora un livello pari a 16,6 volte gli utili attesi per l’anno in corso. Su queste basi, stiamo concentrando le nostre ricerche su quelle società internazionali ancora appetibili dal punto di vista dei fondamentali, che offrono interessanti potenziali di apprezzamento dai livelli attuali. In questo contesto, il nuovo titolo che acquisteremo oggi per il portafoglio presenta attualmente un price earning pari a sole 9,2 volte gli utili, un livello inferiore del 44% rispetto a quello dell’indice di riferimento. La società opera tra l’altro nel settore strategico dell’agricoltura, considerato come uno dei comparti con i maggiori potenziali di crescita per i prossimi anni, a causa del forte incremento demografico mondiale ed in particolare nelle grandi economie emergenti. In aggiunta, il nuovo investimento che effettueremo oggi sarà realizzato interamente utilizzando la liquidità disponibile in cassa, derivante dal forte flusso di dividendi appena incassati. Si tratta quindi di un investimento che sarà effettuato senza nuovi conferimenti di capitale o disinvestimenti di altre partecipazioni, generando in questo modo un potente effetto leva per il portafoglio derivante dall’interesse composto. Il mese di novembre appena concluso è stato un mese ricco in termini di dividendi per il nostro modello Top Analisti. Dal 1/11 al 30/11 abbiamo incassato un totale di 22 cedole, per un controvalore complessivo di 2.903 dollari, in aumento di 412 dollari rispetto al mese precedente. La tendenza di crescita della rendita passiva generata dal nostro portafoglio si conferma anche per l’anno in corso. Nel 2010 abbiamo ricevuto dividendi per un totale di 28.771 dollari, nel 2011 i dividendi sono passati a 35.929 dollari con un aumento di +25%, mentre nel 2012 i dividendi hanno raggiunto quota 38.831 dollari, con un ulteriore incremento di +8%. Il nostro obiettivo principale è quello di incrementare ogni anno l’importo complessivo della rendita del portafoglio, con crescite superiori al tasso di inflazione e generando nel tempo un valore aggiunto superiore al costo della vita, indipendentemente dall’andamento del mercato azionario.

Questo risultato è stato ottenuto abbinando due potenti strategie per il portafoglio:

1) Preferenza nella selezione verso società internazionali leader di mercato, con rating elevati da parte di broker ed analisti e crescite pluriennali di utili e dividendi.

2) Costante reinvestimento dei dividendi ricevuti per potenziare l’effetto leva derivante dall’interesse composto.

Grazie all’effetto combinato di queste metodologie, i dividendi ottenuti per il nostro modello Top Analisti sono risultati in costante crescita già da diversi anni.

Dopo i forti rialzi dei listini azionari continuiamo a mantenere una strategia improntata ad un maggiore controllo dei rischi, monitorando con attenzione il Beta del portafoglio. Il Beta è un indicatore che misura la volatilità di un determinato titolo rispetto al mercato (indice S&P500 con Beta uguale a uno). Ad oggi, il beta medio dei 60 titoli che compongono il modello è pari a 0,9 che evidenzia una rischiosità inferiore del 10% rispetto a quella del mercato, più adatta per una fase come quella a cui stiamo assistendo in queste ultime settimane. Vediamo ora nel dettaglio le variazioni da apportare ai nostri tre modelli di portafoglio.

Top Analisti – Questo particolare portafoglio è attualmente uno dei più replicati dai nostri abbonati, e racchiude in un unico modello le raccomandazioni di un pannello di oltre 25 tra i maggiori analisti e Guru internazionali, presenti nelle migliori classifiche di reddito e performance. Composto attualmente da 60 titoli, Top Analisti si è trasformato nel corso degli anni in una vera macchina da reddito, con oltre 200 singole cedole accreditate ogni anno ai partecipanti e un dividendo incassato in quasi ogni giorno lavorativo dell’anno. Dal 1 gennaio 2009 ad oggi il modello vanta crescite record, con una performance pari a +131,2%, contro un rendimento dell’indice S&P500 pari a +87,1% nello stesso periodo.

10 anni di crescite consecutive del dividendo e +146% di aumenti dei ricavi dal 2003

Principali motivazioni di acquisto: La nuova società di cui parliamo oggi rappresenta uno dei più interessanti track record di crescite di ricavi, utili e dividendi negli ultimi 10 anni, tra tutte le maggiori multinazionali quotate a Wall Street. Grazie alla grande popolarità dei suoi prodotti, la società Interbrand ha recentemente inserito questo marchio tra i cento migliori marchi a livello mondiale. Commentando la posizione in graduatoria, Interbrand scrive: “La capacità della società di portare avanti una espansione globale, lanciare nuovi prodotti e rafforzare il proprio business dimostra come un marchio con oltre 170 anni di storia può rimanere fedele alle sue tradizioni e allo stesso tempo adattarsi alla rapida evoluzione delle tendenze demografiche e del mercato. Consapevole di una popolazione mondiale in costante aumento e una forza lavoro rurale in declino, l’azienda sta lavorando per generare la metà dei suoi ricavi totali fuori dal Nord America entro il 2018. Negli ultimi anni, il marchio ha già compiuto progressi significativi in Brasile e Cina, aprendo nuovi uffici ed estendendo la propria rete di concessionari. Per affrontare la crescente domanda dei clienti, la società prevede di costruire nei prossimi due anni sette nuovi stabilimenti nei mercati internazionali considerati più importanti per la sua crescita futura.”

Dal 2003 ad oggi, i fatturati sono cresciuti da 15 miliardi a 37 miliardi con un incremento di +146% mentre gli utili sono aumentati con un trend ancora più sostenuto, con una crescita complessiva pari a +559%. Il management della società, stima che i ricavi possano raggiungere quota 50 miliardi entro il 2018, con un ulteriore incremento del 35% dai livelli attuali. I fatturati sono cresciuti in ciascuno degli ultimi anni, ad eccezione del 2008-2009, il periodo dell’ultima recessione Usa. Anche in quel biennio, mentre altre grandi società soffrivano pesantemente, questa azienda continuava comunque ad mettere a segno risultati positivi e utili da distribuire agli azionisti, con dividendi cresciuti costantemente per ciascuno degli ultimi 10 anni. Nonostante questi risultati, il titolo quota oggi ad un price earning tra i più interessanti dell’intero listino Usa ed uno dei più bassi in assoluto tra tutti i titoli del nostro portafoglio, con un rapporto pari a sole 9,2 volte gli utili attesi per il 2014. Sulla base di questo importante trend storico di crescita, importanti investitori del calibro di Warren Buffet, Robert Olstein e Thomas Russo detengono attualmente posizioni su questa società. Considerata l’autorevolezza di questi investitori, vale sicuramente la pena analizzare con maggiore attenzione l’investimento ed accodarsi al previsto trend di crescita per i prossimi anni.

Descrizione del business: La nuova società di cui parliamo oggi opera in uno dei business più importanti e strategici per il futuro stesso dell’umanità: l'agricoltura. Le ragioni per puntare su questa società sono semplici: La diminuzione progressiva delle aree coltivabili renderà sempre più necessario uno sfruttamento intensivo delle aree esistenti e le macchine agricole giocheranno in questo senso un ruolo chiave. 

Trend del dividendo: La società vanta un importante primato nei confronti dei suoi azionisti, con aumenti del dividendo per 10 anni consecutivi. Il dividendo attuale è pari al 2,4% annuo, corrisposto in quattro rate trimestrali, con un Pay Out pari al 25%. Il Pay Out indica la percentuale dell’utile annuo destinata agli azionisti come dividendo. In generale, sono da preferire società che mantengono livelli di Pay Out più contenuti, a garanzia di stabilità delle cedole anche per il futuro. Negli ultimi 10 anni il tasso di crescita del dividendo è stato pari al 15,1% annuo composto. Ipotizzando per il futuro gli stessi tassi di crescita conseguiti nell’ultimo quinquennio, tra dieci anni il dividendo potrebbe già attestarsi al 9,7% per superare il 39% annuo tra 20 anni.

Trend storico degli utili e previsioni: Negli ultimi 5 anni la società ha incrementato gli utili con una crescita media del 34,3% annuo composto. Per i prossimi 5 anni gli analisti stimano una crescita annua composta degli utili pari all' 8% annuo.

Multipli di borsa: Il price earning attuale del titolo è pari a sole 9,2 volte gli utili attesi per il 2014. La capitalizzazione attuale è pari a 32 miliardi, con un rapporto prezzo/ricavi pari a 0,8 volte.

Performance in borsa: Dal 30 giugno 1972 ad oggi il titolo ha messo a segno risultati record, con un rendimento complessivo pari a +3.312% (fonte Morningstar).

Giudizio degli analisti e valutazioni: Il giudizio medio dei 19 analisti e broker che seguono il titolo è pari a 3,3 su una scala da 1 a 5 ( 1= Strong Buy, 2=Buy, 3=Hold, 4=Moderate Sell, 5=Sell). Nelle ultime settimane, il portale Morningstar ha assegnato al titolo un elevato giudizio, pari a quattro stelle, con un potenziale a +52% dalle attuali quotazioni di borsa. Per calcolare i ritorni futuri sul titolo utilizziamo uno dei metodi più usati per la valutazione di un business. Si tratta del “Dividend Discount Model”. Secondo questa metodologia, il valore attuale di una società è pari alla sommatoria di tutti i dividendi futuri attualizzati scontati al valore attuale. Il tasso che utilizziamo di norma per l’attualizzazione ad oggi di tutti i futuri flussi di cassa dei dividendi è in sintesi il rendimento obiettivo che ci prefiggiamo di ottenere per il futuro. Nella nostra analisi abbiamo mantenuto parametri abbastanza prudenziali. Nonostante le crescite del dividendo negli ultimi 10 anni siano state pari al 15,1% annuo composto, abbiamo stimato crescite più conservative del dividendo per il futuro, pari all’8% annuo composto per i prossimi 10 anni, e al 6% annuo composto per gli anni successivi al decimo. Qualora questi parametri fossero raggiunti, il tasso di rendimento implicito di attualizzazione alle attuali quotazioni di borsa sarebbe pari al 9% annuo composto, con un target a 10 anni pari a +137% (vedi tabella pubblicata su www.strategyinvestor.com). 

Nel corso degli ultimi anni il rendimento medio percentuale del dividendo si è mosso in un range oscillante da un minimo dell’1,4% annuo nei periodi di maggiore sopravvalutazione del titolo, fino ad un massimo del 3,3% annuo nei periodi di maggiore sottovalutazione. Il dividendo attuale, pari a 2,4% annuo, indica una quotazione del titolo in linea rispetto alla media storica. Per ritornare nuovamente in area di sopravvalutazione, il titolo dovrebbe più che raddoppiare dai livelli attuali e questo fattore conferma e rafforza i risultati della nostra analisi. 

Azione: Considerate le interessanti valutazioni in base ai fondamentali, incrementiamo oggi l’esposizione sul titolo per il nostro modello Top Analisti, acquistando ulteriori 16 azioni e passando da una quota dell’1,2% a una quota dell’1,3% del portafoglio, per un controvalore complessivo pari a 156 azioni. Comprare in data di oggi il titolo utilizzando il controvalore disponibile in cassa, derivante dagli ultimi dividendi incassati.

ETF Italia – Questo particolare portafoglio è composto esclusivamente da oltre 20 tra ETF e fondi chiusi, tutti quotati sulla borsa di Milano e facilmente negoziabili con qualsiasi banca o intermediario di trading online. Dal 1 gennaio 2009 ad oggi, il modello segna una performance pari a +40,2%. La facilità di utilizzo dello strumento ETF permette di costruire portafogli fortemente diversificati anche con piccole disponibilità, puntando su aree del mondo in forte crescita o su comparti specifici difficilmente raggiungibili con investimenti diretti. In seguito alle numerose richieste dei nostri abbonati, nel PDF relativo al portafoglio completo, abbiamo inserito due nuove colonne utili per la consultazione ed elaborazione: 

1) Codice Isin – Per una rapida identificazione, oltre al simbolo, ora è presente per ciascun ETF il relativo codice Isin.

2) % portafoglio – Nella penultima colonna è ora disponibile anche la percentuale di investimento suggerita per ciascun ETF. In questo modo, ciascun abbonato può replicare il modello con precisione, anche con importi superiori o inferiori a quelli indicati nel modello aumentando o diminuendo le quantità da acquistare per ogni ETF con la stessa proporzione suggerita in questa colonna. 

Prudenza per il breve termine con un nuovo ETF obbligazionario a cedola semestrale

I buoni risultati conseguiti nelle ultime settimane dalle borse internazionali hanno spinto la parte azionaria del nostro portafoglio ETF ad un livello intorno al 50% del modello, quota che per il momento consideriamo adeguata nella ripartizione del patrimonio. Valutati i multipli più elevati dei mercati azionari internazionali rispetto alle medie storiche, riteniamo ora più prudente concentrare la nostra attenzione verso strumenti più difensivi a cedola. In particolare, nel report di oggi analizziamo un interessante ETF obbligazionario più conservativo, con un portafoglio di oltre 1.700 titoli obbligazionari e titoli di stato in euro, tutti di elevato rating (investment grade). Gli investment grade si configurano come investimenti particolarmente sicuri e poco rischiosi. Nel caso del reddito fisso solitamente si considerano titoli con rating superiore a BBB. In sintesi, tramite questo fondo, con un solo strumento da cassetto facile da negoziare e quotato su Milano, possiamo detenere un ampio pacchetto di obbligazioni prudenti in euro, tra le più prestigiose del panorama internazionale.

Il fondo include esclusivamente obbligazioni con una scadenza residua di almeno un anno e attualmente mantiene una scadenza media di portafoglio superiore ai 6 anni. Grazie al numero particolarmente elevato di titoli contenuti in questo ETF, ciascuna partecipazione del fondo non supera l’1% del totale, garantendo in questo modo una accurata ripartizione dei rischi con una maggiore stabilità di performance. Attualmente, il titolo con la maggiore incidenza percentuale nel modello è un titolo di stato francese, Republic of France 4,25%, scadenza 25/04/2019, con una quota pari allo 0,68% del portafoglio. Il fondo incassa con regolarità le oltre 1700 singole cedole e le distribuisce ai partecipanti ogni sei mesi, a giugno e dicembre di ogni anno, con un dividendo medio di circa il 2,5% annuo. 

Azione: Attualmente, abbiamo dedicato a questo strumento una quota pari al 5,2% del portafoglio, con un controvalore pari a 51 azioni. Acquistare in data di oggi il titolo fino a portarsi sulla percentuale suggerita.

Top Dividend: Rendimento medio 8,3% annuo - Il portafoglio di dieci titoli ad alto dividendo

Top Dividend - Questo particolare portafoglio mira a raggiungere una redditività superiore, ed è composto costantemente dai dieci titoli americani con il dividendo più elevato. Complessivamente, il modello offre un livello cedolare record,con un rendimento medio annuo pari all' 8,3% ed un price earning medio pari a 14,6 volte, rispetto ai multipli offerti dall’indice S&P500, che presenta dividendi al 2%, ed un price earning a 16,1 volte. Secondo i dati di Back Test, dalla partenza di settembre 2000 ad oggi, il portafoglio ha messo a segno un rendimento record, pari a +17,3% annuo composto contro una performance dell'indice S&P500 pari a +3,8% annuo nello stesso periodo. Il rendimento cumulativo del modello è stato pari a +666%, contro un +62% realizzato dall'indice S&P500 nello stesso periodo. In sintesi, il nostro pacchetto di dieci titoli ad alto dividendo ha quindi ottenuto negli ultimi 12 anni una performance complessiva di 10 volte in più rispetto alla borsa. Si tratta di un portafoglio adatto a chi desidera ottenere rendite periodiche più elevate senza rinunciare a potenziali capital gain elevati.

Per visualizzare e stampare i dati completi del Back Test della performance dal 2000 ad oggi in formato PDF cliccare su: http://www.strategyinvestor.com/r/top_dividend_performance.pdf 

I dieci titoli selezionati martedì 26 novembre 2013 resteranno in portafoglio fino a martedì 24 dicembre 2013, data del prossimo aggiornamento mensile.

Regola base: disciplina di investimento

Noi consideriamo lo stile "value classico" come un metodo disciplinato, conservativo e di buon senso. Investire "value" è a nostro avviso il modo migliore per approcciare il mercato nel lungo termine. (London Market Research Ltd)

Autore della pubblicazione:
Titolare agenzia per l'Italia
London Market Research Ltd

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