martedì 4 settembre 2012

SMART: Promuovere la qualità del sistema scolastico per superare la crisi economica


a cura di Fabrizio Colombo, Area Manager di SMART per l’Italia 

 La qualità del sistema scolastico si basa su una serie di fattori, tra cui corpo docente qualificato e innovazione delle infrastrutture tecnologiche per la didattica. Puntare su questi fattori proprio in un momento difficile come quello attuale significa iniziare a porre le basi per una graduale e costante ripresa del nostro paese. Secondo l’Agenda del Governo (www.governo.it/GovernoInforma/documenti/agenda_governo_20120824.pdf), sono previsti per il nuovo anno scolastico 2012-2013 diversi interventi nel campo dell’Istruzione tra cui rendere la scuola più digitale e contrastare l’insuccesso formativo e la dispersione scolastica. Inoltre, sono previste oltre 21.000 assunzioni di nuovi docenti per la scuola, con l’obiettivo di ridurre il numero di professori precari (http://www.istruzione.it/web/ministero/focus240812). 

L’Ufficio Studi di Confcommercio ha diffuso a luglio 2012 un’analisi sull’economia sommersa italiana (http://www.confcommercio.it/home/Centro-stu/Rapporto-Evasione-lowres.pdf), in cui viene analizzato anche il livello d’istruzione attuale: la percezione della qualità della scuola primaria è abbastanza positiva, a differenza di quella per la scuola secondaria, in cui si segnalano lacune nelle materie matematiche e scientifiche e diffusione scarso utilizzo del web come risorsa all'interno delle scuole. Le nuove tecnologie e il loro corretto uso migliorano la qualità delle lezioni e dunque dell’insegnamento. Allo stesso modo, le tecnologie didattiche concorrono nella riduzione degli abbandoni scolastici (un problema ancora molto diffuso nel nostro Paese). 

Coinvolgimento degli studenti, collaborazione e partecipazione sono solo alcuni degli obiettivi che possono essere raggiunti. Bisogna riconoscere comunque che sono stati fatti e si stanno compiendo grossi passi in avanti attraverso progetti come Scuola Digitale (http://www.scuola-digitale.it). 

Inoltre, diverse realtà scolastiche su tutto il territorio nazionale ormai hanno avviato la propria ‘rivoluzione scolastica’, arrivando a rivedere totalmente la metodologia didattica attraverso l’uso di nuove tecnologie collaborative. In Italia, una delle realtà che ha contribuito a diffondere un nuovo approccio alla didattica basato sull’uso delle tecnologie interattive è stata SMART Technologies, impegnata nel realizzare soluzioni per la collaborazione capaci di trasformare l'apprendimento attraverso risorse digitali. Diversi insegnanti e studenti possono testimoniare come l’uso di tali tecnologie in classe hanno un impatto positivo in termini di apprendimento e risultati raggiunti. Questo è stato confermato anche dai risultati emersi nel corso del progetto sperimentale “Ardesia Tech” promosso da INDIRE-ANSAS (http://www.scuola-digitale.it/ardesia-tech/il-progetto/sperimentazione/), secondo cui in un ambiente di apprendimento tecnologico si tende a collaborare di più tra studenti, sfatando l'idea della tecnologia come strumento che isola e che fa crescere la competizione. Tale sperimentazione ha coinvolto tre classi della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Baccio da Montelupo” di Montelupo Fiorentino (FI), che sono state dotate di una strumentazione tecnologica avanzata: ognuna delle 3 classi ha ricevuto una LIM SMART Board™, una tavoletta wireless SMART Slate™, un banco digitale interattivo SMART Table™, un software per l’apprendimento interattivo SMART Classroom Suite™ e ogni studente ha anche ricevuto un dispositivo personale (un netbook Classmate). 

Un altro esempio interessante di come l’uso di diverse tecnologie integrate in classe può portare a un sostanziale miglioramento nella didattica è rappresentato dall’Istituto Comprensivo 2 a Trappitello, una frazione di Taormina. 

L’Istituto utilizzando le lavagne interattive SMART BoardTM, installate in alcune aule della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria, ha rielaborato la propria metodologia didattica in modo creativo e coinvolgente, sviluppando diverse attività basate sulle LIM e su altre tecnologie, tra cui l’uso di Internet, di eBook reader al posto dei libri cartacei, di iPad e di web-cam per effettuare videoconferenze con altre scuole. “Con l’inserimento delle tecnologie in classe, i ragazzi si avvicinano alle materie percependole come affini alla loro realtà” Insegnante Concettina Vinciguerra, referente con il Prof. Felice Lombardo dei Progetti e delle Nuove tecnologie dell’Istituto Comprensivo 2 di Taormina  Il valore di queste tecnologie è, inoltre, particolarmente riconosciuto nell’insegnamento agli studenti diversamente abili perché grazie a questi strumenti, riescono a partecipare attivamente alle lezioni e riducono alcune barriere fino ad oggi invalicabili, contribuendo a creare un ambiente meno restrittivo. 

La funzionalità touch della lavagna interattiva SMART Board permette a molti studenti con necessità particolari di accedere e di partecipare alle lezioni nello stesso modo degli studenti senza particolari esigenze, come di già fatto già avviene presso le scuole dell’Istituto Statale di Istruzione Specializzata per Sordi (www.isiss-magarotto.it) di Padova, Roma e Torino. 

Anche in ambito universitario si sono rilevati notevoli vantaggi nell’uso di tali tecnologia. L’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia rappresenta uno degli esempi più rilevanti in Italia in termini di numero di SMART Board installate in una struttura universitaria, con 31 lavagne interattive, installate in 11 delle 12 facoltà modenesi e reggiane. Sebbene la LIM sono state inizialmente destinate a supporto degli studenti disabili nel completamento del loro percorso di studi, in breve tempo hanno dimostrato di essere un valido strumento a disposizione di tutti gli studenti dell’Ateneo. 

“Le lavagne interattive SMART Board permettono di attuare una didattica di tipo multimodale, ovvero di rivolgerci in aula a studenti con diverse tipologie di deficit” Dr. Giacomo Guaraldi, referente accogliente degli studenti disabili e dislessici dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. 

Naturalmente, tutto questo è possibile solo se, a fronte di un’adeguata tecnologia, anche il corpo insegnante chiamato a utilizzarla viene supportato attraverso corsi di formazione, aggiornamento costanti che diano loro la possibilità di sfruttare al meglio questi strumenti a vantaggio di una nuova metodologia didattica. Senza ciò, nessuna tecnologia per quanto ‘user-friendly’ potrà mai portare reali vantaggi nel processo di insegnamento e apprendimento. 

Il punto, dunque, non è quello di fornire tecnologia a tutti i costi, scegliendo magari le strumentazioni più economiche, ma quello di fondere tecnologie eccellenti con programmi di formazione e di sviluppo professionale per docenti. 

In questo senso sono stati sviluppati diversi progetti nazionali e regionali ed è ormai confermato che l'uso di lavagne interattive ha avuto continua ad avere un impatto molto positivo su tutto il sistema scolastico.

Si ringrazia per la comunicazione:  

Ufficio stampa:
Theoria
Laura Mantovani / Laura Codispoti
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Postato da Marco Grappeggia



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