martedì 4 agosto 2009

IL PREMIO UNESCO-L'Oréal PREMIA LE DONNE DI SCIENZA


Il Premio UNESCO-L'Oréal è un premio internazionale di grande prestigio attribuito ogni anno a cinque donne all'apice della carriera in ambito scientifico. Consiste in 5 premi monetari del valore di 100.000 dollari nei confronti di donne che si siano distinte nella loro carriera per aver apportato un significativo contributo scientifico nell'ambito della ricerca sulle scienze della vita.

Ogni premio viene assegnato per ciascuna delle regioni geografiche: Africa/Stati Arabi; Asia (inclusa Oceania e zona del Pacifico); Europa; America Latina; America del Nord.

Istituito nel 1998, il premio L’Oréal-Unesco rappresenta un punto di riferimento dell’eccellenza scientifica a livello internazionale e un’inestimabile fonte di motivazione, sostegno e ispirazione per le donne impegnate in ambito scientifico. Il programma ha finora assegnato 120 borse di studio internazionali e 340 borse nazionali a studentesse a livello di dottorato o post-dottorato, favorendo la creazione e il costante ampliamento di una comunità globale di talenti scientifici.

La giuria 2009 L’Oréal-Unesco Awards è composta da 17 eminenti membri della comunità scientifica internazionale provenienti dai cinque continenti sotto la presidenza del Prof. Ahmed Zewail, premio Nobel per la Chimica 1999. Il Prof. Christian de Duve, Premio Nobel per la medicina nel 1974, è Presidente Fondatore e Koïchiro Matsuura, Direttore Generale dell’UNESCO, è Presidente Onorario.

Le vincitrici 2009

Tebello Nyokong, Dipartimento di Chimica della Rhodes University (Sudafrica), per il lavoro svolto nell’ambito delle terapie antitumorali e del recupero ambientale.

Akiko Kobayashi, Dipartimento di Chimica del College of Humanities and Sciences dell’Università di Nihon (Giappone), per il contributo allo sviluppo di conduttori molecolari e la progettazione e sintesi di un metallo molecolare mono-componente.

Eugenia Kumacheva, Dipartimento di Chimica dell’Università di Toronto (Canada), per la progettazione e lo sviluppo di nuovi materiali dalle molteplici applicazioni inclusa la somministrazione mirata di farmaci antitumorali e materiali per sistemi di archiviazione dati ottica ad alta densità.

Athene M. Donald, Cavendish Laboratory, Fisica Sperimentale, Dipartimento di Fisica dell’Università di Cambridge (Regno Unito), per l’impegno nella soluzione dei misteri della fisica dei materiali disordinati, dal cemento all’amido.

Beatriz Barbuy, Istituto di Astronomia, Geofisica e Scienza Atmosferica dell’Università di San Paolo (Brasile), per lo studio sulla vita delle stelle, dalla nascita dell’universo fino ad ora.

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