lunedì 2 febbraio 2009

LE ORIGINI DEL CARNEVALE NEL MONDO


La parola deriva forse dal latino carrus navalis o dal latino tardo carnem levare, tagliare la carne della dieta (in osservazione al divieto cattolico di mangiare carne durante la Quaresima) ; dal latino medievale carnem laxare , "lasciare la carne" , derivò anche la forma "carnasciale",da cui il termine letterario quattrocentesco canti carnevaleschi.

Pur non avendo il carnevale nessun collegamento con la liturgia cristiana, essendo un residuo di istituzioni pagane,tradizionalmente coincide con i giorni precedenti alla Quaresima. Nell' Europa meridionale comincia la domenica precedente il Mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima e finisce il martedì successivo, detto martedì grasso (dall'uso di consumare un pasto a base di carne e grassi prima della dieta di magro della Quaresima).

I festeggiamenti hanno origine molto remota e si ricollegano ad antichi riti pagani.

Una forma di Carnevale esisteva nella Roma pagana: era la festa di Saturno. per l'occasione venivano organizzati cortei al suono di strumenti molto rumorosi, con la partecipazione del popolo che si riversava nelle strade e nelle campagne e si ingozzava a più non posso di cibi e di vino. La maschera, attualmente segno di beffa di trasgressione e di divertimento, nella civiltà precristiane era considerata strumento atto a conferire a chi la indossava un potere sovrannaturale o la forza degli animali sacri. Solo inseguito all'avvento del cristianesimo i riti del Carnevale persero l' originario carattere magico-rituale per diventare semplice occasione di divertimento popolare e simbolica affermazione dell'ordine del mondo.

Il desiderio di far baldoria almeno una volta l'anno è sempre stato vivo nell'uomo, e così, a poco a poco, sia pure senza gli eccessi di prima, il Carnevale rifiorì. Fra i carnevali più celebri del mondo ricordiamo quello di Nizza, le cui origini si perdono nel tempo. Ogni anno, nella città, meta di numerossissimi turisti, si svolgono le sfilate di carri e di maschere e soprattutto le caratteristiche “battaglie di fiori”. I fiori infatti sono l’elemento principale di questo Carnevale e in particolare delle feste che si svolgono nei giardini Alberto I, tutti i giorni, escluso il sabato. Nello stesso periodo al Palais des Expositions si tiene la festa della birra, con musiche e canti tirolesi. Il giorno di martedì grasso ha luogo l’imponente sfilata di maschere, carri e pubblico, che inizia nel primo pomeriggio e continua fino a tarda notte, quando il rogo di Re Carnevale, il grande spettacolo di fuochi d’artificio e il veglione all’Hotel Plaza concludono il Carnevale nizzardo. In Germania, particolarmente caratteristico è il Carnavale che si celebra a Colonia: inizia il giorno 11 novembre alle ore 11 e 11 minuti esatti, con la nomina del Principe, del Fante e della Vergine, i tre personaggi principali delle feste. Solo il giovedì grasso essi però scenderanno tra il pubblico a dare il via alle celebrazioni. Questa giornata è interamente deicata alle donne, che dominano nelle case, negli uffici e nei negozi. Prendono il comando della città e possono permettersi ogni libertà nei confronti dell’uomo. Mascherate, catturano i loro compagni, considerati per l’occasione veri e propri nemici e, come svolgessero una specie di rito, tagliano loro la cravatta. In Danimarca a Dragor, un piccolo centro vicino a Copenaghen, durante il Carnevale si tiene una gara par eleggere il “re dei gatti”. Alcuni giovani in costume e a cavallo cercano di colpire una botticella appesa tra due pali con una mazza: un tempo dentro la botticella veniva chiuso un gatto, oggi sostituito con dolci e premi per il cavaliere che per primo riesce, con un solo colpo di mazza, a rompere la botticella.

In Grecia il Carnevale più prestigioso è quello che si tiene a Patrasso: dura tre settimane con sfilate floreali e sontuosi balli in maschera. Caratteristiche sono le battaglie della cioccolata: alcune ragazze in costume, sopra cocchi decorati con fiori, gettano sul pubblico petali e dolci; tutt’intorno risuonano le musiche eseguite da bande. La maschera principale del Carnevale di Pratasso è il “domino nero”, ampio mantello con cappuccio, derivato dal Carnevale di Venezia, da dove venivano importate lussuose sete nere da indossare in questa occasione. La sera del venerdì grasso ha luogo nel teatro municipale il primo ballo del “domino nero”, al quale le donne si recano da sole, indossando maschere e guanti neri. gli uomini invece portano il costume tradizionale chiamato “tudexos”. Una seconda edizione del grande ballo si svolge la sera della domenica e chiude le manifestazioni del Carnevale di Patrasso.

In SudAmerica il Carnevale ha sempre rappresentato un avvenimento di eccezionale importanza per le popolazioni, soprattutto per quelle più povere e più legate alle tradizioni. Certamente il Brasile ha il merito di aver dato origine a uno dei carnevali più tipici, più sfarzosi e più significativi del mondo. Bahia, stato del Brasile orientale, e la città di Rio de Janeiro si contendono l’onore di essere stati la culla del Carnevale brasiliano: oggi si tende a pensare che nato a Bahia, sia stato in seguito trasportato a Rio. La sua origine è comunque legata ad antichissime tradizioni del luogo e solo in seguito sono stati inseriti i carri allegorici, le maschere che lanciano fiori, i cortei, come in Europa. Il Carnevale brasiliano è comunque basato sulla musica e sulla danza, eseguita da gruppi di maschere. Questa musica e questa danza sfrenata spesso danno luogo a incidenti, perchè il popolo, che è costretto a vivere in povertà e che molte volte è privato della libertà da governatori tirannici, approfitta di questo periodo di festa per sfogare la propria tristezza e consolarsi dimenticando la miseria. E così, spinti dall’alcool e storditi dalla musica e dalla confusione, molti si abbandonano a risse, vendette personali compiute con l’aiuto della maschera che li rende irriconoscibili, furti ecc. Numerosi morti e feriti sono il triste risultato che accompagna ogni fine di questo Carnevale. A Salvador de Bahia le manifestazioni iniziano con una musica che risuona per le strade, amplificata da altoparlanti montati su camion. È il segnale atteso da tutti: una massa di persone si riversa nelle vie e balla dalle nove di mattina alle nove di sera al ritmo di samba, la danza regina del carnevale brasiliano, accompagnata dal “trios électrico”, una specie di orchestrina viaggiante, dove lo strumento principale è costituito dalla chitarra elettrica. La musica può venire eseguita anche dalle “batucadas”, pure queste orchestre ambulanti che si rifanno alle musiche della tradizione africana con i loro tamburi, tamburini, campanelli a percussione ecc. vengono ballati anche la “capoeria”, danza di origine angolana, e il “frevo”, simile alla polka. Colore, rumore, musica e spontaneità caratterizzano questo Carnevale, dove tutto il popolo partecipa alla grande festa.

Marco Grappeggia
Direttore YORKER UNIVERSITY

Nessun commento:

Posta un commento